martedì 24 agosto 2010

Ufficiale: lunedì si gioca

Niente provvedimenti speciali, niente rinvio: il Bologna tornerà a scuola insieme a tutti i suoi compagni affrontando subito un compito in classe della materia più ostica o se vogliamo un durissimo esame di riparazione. La speranza più volte espressa dagli ambienti rossoblu di poter iniziare il campionato soltano il 12 settembre all'Olimpico contro la Lazio sfruttando due settimane ulteriori per amalgamare la squadra è andata delusa e ora inizia il conto alla rovescia per l'esordio contro i campioni in carica. Ecco perchè sempre più tra i tifosi andranno formandosi due correnti di pensiero diametralmente opposte altrettanto valide che si possono delineare per sommi capi.

Le ragioni dell'ottimismo
La partita con l'Inter equivale sempre e comunque a zero punti in classifica e quindi in realtà il campionato inizierà solo a Roma quindi non c'è fretta di inserire gli ultimi innesti e forzare il recupero degli infortunati. La squadra sta pagando un dazio significativo alla sfortuna ma non appena sarà completa e in forma risulterà nettamente migliore di quelle degli anni precedenti grazie ad una campagna acquisti che ha sfoltito i veterani in favore di un gran numero di giovani promettenti in rampa di lancio. Le lacune attuali a centrocampo e in attacco saranno riempite alla fine del mercato sfruttando la voglia di giocare da parte dei calciatori e il desiderio di snellire gli spogliatoi da parte degli allenatori. Inoltre gli ultimi acquisti saranno, a partire da Perez, tutti giocatori di livello quindi fisicamente e mentalmente già pronti alla partenza e in grado di calarsi senza problemi in una realtà come quella bolognese.

Le ragioni del pessimismo
Iniziare il campionato subendo una goleada in casa atterrerà subito il morale della squadra che ha vissuto un'estate di ansia nell'attesa di scoprire il suo vero volto. Gli infortunati sono il frutto di decisioni scellerate in fatto di preparazione e organizzazione del programma estivo e sono destinati a martoriare la squadra nei mesi a seguire obbligando il restio Colomba al lancio di giovani in cui non crede e privi di alcuna esperienza significativa in Serie A nella speranza di una loro esplosione immediata. Nell'ultima frenetica settimana di un mercato in generale asfittico i nuovi dirigenti del Bologna non avranno nè la capacità nè la disponibilità economica per portare in rossoblu giocatori veramente in grado di far fare il salto di qualità e quindi il valore assoluto della rosa resterà immutato almeno fino a gennaio quando si spera che non sia troppo tardi.

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