lunedì 21 marzo 2011

Quota 40 raggiunta per mano di Di Vaio

Mai espressione fu più vera. Una palla impazzita e una mano che la accompagna leggermente dalla parte giusta. La mano in questione è quella di Di Vaio che alla mezzora del primo tempo aggiusta il pallone irregolarmente per battere a rete. L'arbitro non vede e allora il capitano segna il suo 18esimo gol in campionato e ringrazia. Il momento di gloria del pomeriggio rossoblu è tutto qui e per una volta non si può dire che sia stato esaltante come in altre occasioni. Prima del riposo una dormita difensiva regala a Viviano l'ennesima prodezza di un campionato perfetto ma anche il pareggio al Genoa e il risultato da quel momento in poi sta bene a tutti. La ripresa non è soporifera solo perchè si affrontano due buone squadre ma da entrambe le parti sembra mancare il cinismo necessario a portare a casa i tre punti. Se a questo aggiungiamo le condizioni psicofisiche imperfette di alcuni protagonisti rossoblu come un Britos decisamente svagato e un Rubin senza fiato, allora è chiaro che non ci potesse aspettare molto di più. Bisogna poi aggiungere che Malesani non è esente da colpe visto che ha deciso di non aggredire l'avversario con tre punte relegando Meggiorini in panchina e Ramirez poco distante a fare compagnia al guardialinee. Il giovane talento uruguaiano ieri pomeriggio è stato mandato in campo in una posizione troppo defilata per esprimere al massimo il suo estro. Il Bologna infatti non ha un gioco abbastanza rapido da innescare la velocità di un esterno e di fatto lasciare Ramirez così largo gli impedisce di creare occasioni per sè e per i compagni. Nelle poche occasioni in cui il ragazzo è riuscito a dare libero sfogo alla sua tecnica ha dimostrato di avere tutto quello che serve per prendere in mano la squadra ma per farlo ha bisogno di totale libertà di azione. Inoltre vedere entrare in campo Siligardi per sbagliare ogni singolo pallone toccato fa venire seri dubbi sull'effettiva voglia di vincere di un allenatore che ormai dovrebbe aver capito i limiti caratteriali dell'ex primavera nerazzurro. Il ragazzo è sicuramente dotato tecnicamente ma non ha neanche un quarto della grinta di Meggiorini. L'aria di festa (per non parlare di biscotto) era chiara e vedere i giocatori parlare tra loro in campo con la mano sulla bocca non ha fatto che alimentare il sospetto. Contro il Genoa va bene ma da qui alla fine ci sono ancora partita che i tifosi rossoblu vogliono vincere e quindi sarebbe meglio ritrovare lo spirito giusto durante la pausa delle nazionali.

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