domenica 3 aprile 2011

Bologna imbarazzante a Brescia e addio a Cazzola: benessum!

Doveva essere la giornata delle conferme e del rilancio. Doveva essere la partita dei giovani in rampa di lancio e di una grande dimostrazione di professionalità. Ecco è stato l'esatto opposto. Come a Genova il Bologna cala a picco in 10 minuti e non riesce a reagire. Il gol di Di Vaio conta solo per le statistiche dal momento che anche il capitano rossoblu è stato impalpabile per tutta la gara come tutti i ragazzi di Malesani. Il tecnico rossoblu a fine gara si rifugia nelle statistiche per giustificare un approccio alla gara decisamente imbarazzante parlando di sprazzi di gioco rossoblu. Sprazzi che a dire il vero non si sono mai visti neanche quando in campo si sono visti contemporaneamente Di Vaio, Paponi e Meggiorini. In una partita come quella di ieri è impossibile trovare un singolo colpevole in campo dal momento che nessuno dei rossoblu ha dimostrato di voler davvero vincere la partita. Ma non scomodiamo la disonestà e i biscotti: semplicemente il Bologna è rimasto a casa con le gambe, con la testa e anche con quel cuore che in tante occasioni era riuscito a gettare oltre l'ostacolo. Gli unici baluardi dell'onore rossoblu sono stati un generosissimo Perez e uno straordinario Viviano che proprio contro la sua squadra di origine calcistica ha sfoderato prodezze a ripetizione. Quando dopo ogni sosta di una settimana la squadra torna in campo assente i motivi sono da cercare in panchina. Evidentemente Malesani quest'anno non è riuscito a trovare il modo di mantenere costante la tensione e la concentrazione dei suoi ragazzi quando è venuto a mancare lo stimolo dell'impegno settimanale. Vedere Ekdal, uno dei favoriti del tecnico veneto, sostituito dopo appena venti minuti di gara ha avuto decisamente il sapore di una resa e di un implicito mea culpa. La squadra messa in campo ieri pomeriggio non era mentalmente pronta ad affrontare un Brescia affamato e anche a livello fisico e tattico sono stati commessi diversi errori. Il talento di Ramirez è stato ancora una volta sacrificato lontano dalla porta, Rubin è stato costretto a faticare ancora sulla fascia sinistra dopo che da settimane sta mostrando una condizione atletica precaria e il centrocampo con Ekdal e Khrin è sembrato un azzardo non tanto per la qualità complessiva quanto invece per la disposizione tattica. Dulcis in fundo giova ripetere che l'esperimento di Casarini in posizione di terzino è sempre un bel regalo per l'avversario di turno e anche il Brescia ne ha approfittato. Fossero tutti qui i problemi del Bologna sarebbe quasi una buona giornata. Ma ieri è arrivata anche una doccia gelata da parte di Alfredo Cazzola, nuovo amministratore delegato designato e azionista di riferimento. Con un fax infatti l'ex presidente rossoblu ha rinunciato ad entrare nella compagine societaria, come nei suoi diritti fino al 7 aprile. Al momento le vere motivazioni del clamoroso dietrofront di Cazzola appaiono nebulose dal momento che risulta difficile pensare a una rinuncia causata solo dalle improvvide parole di alcuni soci di minoranza spese in settimana.

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