lunedì 25 aprile 2011

Bologna sei imbarazzante!

Si era parlato di una battaglia, di una finale da giocare con tutte le energie fisiche e mentali. Il Bologna oggi però non riesce a fare più di questo e contro un Cesena veramente affamato non ha retto all'urto dei primi minuti della ripresa. Un primo tempo nervoso senza nessuna vera occasione ha dato ai romagnoli la certezza di riuscire a passare non appena avessero spinto sull'acceleratore. Nel primo quarto d'ora della ripresa Giaccherini ha costruito da solo quattro occasioni e ha messo dentro la palla che ha annientato il Bologna. I ragazzi di Malesani non sono poi riusciti a reagire allo svantaggio e hanno concluso la partita senza riuscire a rendersi mai pericolosi dalle parti dell'ex Antonioli. I fischi dell'intervallo sono aumentati ad ogni sostituzione e sono esplosi in una prima vera contestazione alla fine della gara che ha rigettato il Bologna in piena bagarre per non retrocedere. I tifosi vogliono la testa di Malesani e incredibilmente il presidente Guaraldi non ha ancora deciso di esonerare il primo artefice di questo disastro. Tre settimane fa l'allenatore ha dato un alibi ai suoi giocatori dicendo che potevano perdere anche tutte le partite fino alla fine e Di Vaio e compagni lo stanno accontentando. Malesani ha perso completamente il controllo dello spogliatoio e continua a insistere con esperimenti tattici che stanno irritando tifosi e stampa. L'esempio lampante? Buscè schierato esterno alto si infortuna e al suo posto entra Casarini, giocatore inadatto alla Serie A e pericoloso quanto Winnie the Pooh. Lo stadio in quel momento è rimasto incredulo vedendo ancora Ramirez in panchina e non appena il giovane talento uruguaiano è entrato in campo è stato schierato a centrocampo snaturandone le caratteristiche tecniche e rendendolo praticamente inoffensivo. Schierare un attaccante a 50 metri dalla porta è come mettere il portiere all'ala. A tutto questo bisogna aggiungere un Di Vaio del tutto assente che non è riuscito a costruire una sola occasione decente in novanta minuti. La settimana del capitano non è stata facile a livello psicologico ma giocando in queste condizioni non solo risulta inutile per la squadra ma danneggia anche i compagni di reparto. Il risultato è stato una festa bianconera al Dall'Ara che ha irritato anche il civilissimo pubblico bolognese che si è lasciato andare a sassaiole e tentativi di rissa. La società rossoblu ora deve prendere delle decisioni serie perchè non c'è più tempo per aspettare. A rischio c'è il futuro del Bologna.

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