giovedì 30 giugno 2011

Pazzia Bologna: Viviano perso per un errore nella busta!

La vittoria - Poco dopo la scadenza delle 19 tutti i presenti all'Atahotel di Milano hanno potuto leggere la soddisfazione sui visi di Guaraldi, Setti, Pedrelli e Bagni. Era appena stata compiuta un'impresa. L'Inter, che durante tutta la giornata non aveva neanche incontrato i dirigenti rossoblu, aveva offerto in busta 4.450.000 euro per la metà del cartellino di Viviano. Il Bologna ne aveva offerti 4.720.000 e si era di fatto aggiudicato a prezzo di saldo il miglior portiere italiano. Tornando da Milano, i protagonisti di questo colpo straordinario faticavano a nascondere l'entusiasmo a tutti i giornalisti bolognesi che li tempestavano di telefonate. Su internet la notizia si diffondeva in fretta e la gioia dei tifosi rossoblu era incontenibile. L'operazione era stata condotta a termine in modo semplicemente perfetto offrendo una cifra di poco superiore a quella proposta dal club di Moratti garantendosi così la possibilità di un sostanzioso guadagno al momento della futura cessione. Inoltre era stato mandato un segnale chiaro di forza ai potenti del calcio italiano e un messaggio di fiducia a tutti i tifosi rossoblu. Poteva essere l'inizio di una favola.

L'errore - Basta poco più di un'ora perchè si diffonda una voce tanto terribile quanto assurda: il Bologna ha perso Viviano per un errore. Riparte il tamtam delle telefonate verso quell'automobile in viaggio in direzione Bologna e i protagonisti tristemente devono confermare tutto. Negli ultimi minuti di contrattazioni Stefano Pedrelli, dg del Bologna, era nel box, stava cercando di portare a termine contemporaneamente tre comproprietà e ha commesso un errore di compilazione dei moduli. Tecnicamente cosa è successo? Il modulo delle buste va compilato diversamente a seconda della titolarità o meno del cartellino, cosa che normalmente appartiene alla squadra in cui il calciatore gioca. L'Inter è invece sempre stata in possesso del cartellino e pertanto occorreva una compilazione particolare del modulo. Pedrelli doveva indicare due volte, una a destra e una a sinistra, il valore stabilito per il riscatto per la seconda metà ovvero 4,7 milioni per una valutazione complessiva del cartellino di 9,4. Le cifre scritte sono state invece pari a 2,35 ovvero la metà, per un totale di 4,7. In pratica è stata fatta una divisione al posto di una moltiplicazione, l'errore più impensabile e proprio per questo più terribile. E che non può essere una giustificazione per i danni procurati.

Il futuro - Partiamo dal danno reale: Viviano passa interamente all'Inter per 4,4 milioni di euro. Il Bologna quindi guadagna una cifra ridicola per un portiere passato in due anni dalla Serie B alla Nazionale. Lo stesso Viviano si trova ad accettare il passaggio a una società che ha dimostrato di non credere in lui e che presumibilmente lo cederà subito in prestito. A questo segue poi il danno morale e di immagine, perchè un errore così incredibile rende i dirigenti rossoblu, per quanto ottimi professionisti, lo zimbello d'Italia. In particolare la carriera di Stefano Pedrelli potrebbe essere giunta al capolinea proprio dopo aver conquistato il ruolo tanto agognato nella squadra della sua città. Il denaro in entrata previsto grazie alla cessione di Viviano non arriverà nelle casse rossoblu. Ora le alternative sono una cessione eccellente (Ramirez oltre a Britos) o una ricapitalizzazione da parte dei soci che stamattina si incontrano per il CdA. Bisognerà poi stringere i tempi per Gillet, su cui si sta facendo sempre più insistente il pressing del Siena.

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