domenica 28 agosto 2011

Analisi del Bologna ruolo per ruolo

Porta: Gillet, Agliardi, Stojanovic - Viviano sarebbe in ogni modo stato ceduto, purtroppo è stato perso in modo quantomeno ridicolo, ma ormai è andata così. Al suo posto è arrivato Gillet, un portiere completamente diverso che fa della reattività il suo punto di forza per sopperire all'evidente mancanza di centimetri rispetto allo standard attuale dei numeri uno mondiali. La porta del Bologna è quindi affidata a un atleta di sicuro affidamento, esperto e abile anche nel neutralizzare i rigori. Come vice è stato ingaggiato Agliardi, ragazzo promettente che si è bruciato nel corso degli ultimi anni. Intanto dovrà crescere il giovanissimo Stojanovic, possibile futuro campione su cui il Bologna si è mosso per primo bruciando una numerosa concorrenza.
Dalla giovane promessa all'esperto veterano, la porta del Bologna dovrebbe essere comunque in buone mani.

Difesa: Crespo, Garics, Raggi, Portanova, Cherubin, Antonsson, Loria, Rickler, Morleo, Vitale - La fascia destra sarà almeno inizialmente affidata a Raggi, centrale adattato con successo al ruolo di terzino, che i tifosi rossoblu ricordano come un ottimo interprete del ruolo. Con Garics ancora in fase di recupero dal grave infortunio, spetterà allo spagnolo Crespo insidiare il posto di titolare soprattutto mostrando in settimana qualche miglioramento sul piano difensivo. Nell'ultima stagione al Padova infatti ha convinto prevalentemente come esterno di spinta piuttosto che come difensore. Al centro della retroguardia partono titolari Portanova e Cherubin, promosso dopo la cessione di Britos e le buone indicazioni fornite anche da terzino l'anno scorso. Antonsson deve ancora completare il suo adattamento al calcio italiano prima di poter dare il suo contributo in Serie A, mentre invece Loria dovrà farsi sempre trovare pronto in caso di necessità. Appare decisamente fuori dai giochi Rickler, penalizzato anche da alcuni infortuni durante la preparazione precampionato. La fascia sinistra vedrà invece il dualismo tra Morleo e Vitale, con la speranza che l'ex Crotone possa aver superato finalmente i problemi fisici che ne hanno centellinato le presenze durante la scorsa stagione.
La difesa è il reparto su cui si nutrono più perplessità soprattutto riguardo i terzini, la cui tenuta fisica nell'arco del campionato è una vera incognita. Il pacchetto di centrali è completo ma forse troppo fisico: manca un interprete dotato di atletismo e velocità.

Centrocampo: Perez, Mudingayi, Della Rocca, Krhin, Pulzetti, Casarini, Taider, Pisanu - La linea mediana dovrebbe restare a tre come lo scorso anno e pertanto i titolari saranno ancora Perez (reduce dalle fatiche di Copa America), Mudingayi e Della Rocca con quest'ultimo chiamato a confermare le ottime doti mostrate a sorpresa l'anno scorso: da questo dipenderà una buona percentuale della stagione del Bologna. Krhin si sta finalmente imponendo come possibile centrale dotato di preziosa qualità in fase di impostazione e dovrebbe trovare maggiore spazio. Pulzetti è l'unica mezzala di riserva e dovrà dimostrare di essere ancora il giocatore ammirato a Livorno, mentre per Casarini si prospetta l'ennesima annata da jolly tuttofare. Nelle amichevoli estive sono emerse le qualità del giovanissimo francese Taider, per cui Bisoli sta ancora cercando la giusta collocazione tattica ma che potrebbe essere una bella sorpresa. Si prevedono invece pochissime possibilità per Pisanu, qualora non riesca a trovare un'altra squadra entro mercoledì.
La conferma di Della Rocca e la tenuta fisica di Perez sono le due variabili fondamentali che possono determinare il successo o il fallimento della stagione. Bisoli ha scelto, come tanti prima di lui, di non chiedere alla dirigenza un regista, ma sembra avere a disposizione poche mezzali. Sarebbe stato opportuno inserire almeno un giocatore in grado di garantire qualche gol.

Attacco: Diamanti, Ramirez, Di Vaio, Acquafresca, Paponi, Vantaggiato, Gimenez, Rodriguez, Gavilan, Coda, Pasi - La trequarti sarà il territorio di caccia di Diamanti, motivato dalla fiducia di Bisoli e determinato a conquistare la Nazionale: il suo impatto è decisivo. Ramirez dovrebbe restare a Bologna e bisognerà capire con quale testa. Se avrà voglia di lavorare e di mettersi a disposizione della squadra, il tecnico dovrà scegliere se impostarlo come trequartista o lasciarlo libero di agire come punta. Il talento del ragazzo è indiscutibile, ma le scelte compiute nella prossima stagione saranno decisive per la sua carriera. Di Vaio sarà nuovamente il fulcro dell'attacco rossoblu, ma gli anni passano e non si possono dimenticare le difficoltà incontrate nell'ultima parte dello scorso campionato. Proprio per tutelarsi è stato acquistato Acquafresca, giovane bomber di razza che dovrà essere in grado di recuperare il feeling con il gol che lo aveva portato alla ribalta come uno dei migliori goleador italiani. Paponi è stato confermato in rosa e probabilmente sarà chiamato in causa nell'inedito ruolo di trequartista come vice-Diamanti, mentre invece per Gimenez lo spazio potrebbe essere pochissimo. Lui e i tanti giovani avrebbero bisogno di trovare in fretta un'altra sistemazione per evitare di sprecare un anno delle loro carriere. Vantaggiato dovrebbe essere il cambio di Di Vaio e ha le caratteristiche tecniche per svolgere al meglio questo ruolo, anche se il precampionato ha mantenuto intatti i dubbi caratteriali sul giocatore la cui carriera è stata sicuramente frenata proprio da un'indole troppo burrascosa.
Acquafresca e Diamanti sono sicuramente due innesti di alto livello, ma entrambi dovranno riscoprire il loro lato migliore per essere decisivi e togliere il peso della salvezza dalle spalle di Di Vaio, che a sua volta dovrà accettare un eventuale ridimensionamento. Negli ultimi anni è sempre stato Di Vaio o niente: quest'anno si dovrà necessariamente cambiare per restare in Serie A.

Panchina: Bisoli - La scorsa stagione Malesani ha fatto un lavoro straordinario a livello psicologico su un gruppo che rischiava di naufragare tra stipendi non pagati, penalizzazioni e buchi di bilancio. Passata l'emergenza ha poi mostrato evidenti limiti che hanno causato il peggior finale di stagione della storia rossoblu. Ora Bisoli dovrebbe avere davanti un anno sereno almeno dal punto di vista societario e, potendosi concentrare esclusivamente sull'aspetto tecnico, dovrà trasmettere il suo entusiasmo alla squadra facendo emergere anche le tante individualità importanti in attesa di rilancio o di conferma. Sin dal primo giorno ha chiesto una squadra affamata, disponbilie al sacrificio e rispettosa dei tifosi: se saprà mettere in pratica questi concetti sarà un successo.

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