martedì 16 novembre 2010

Un'altra vittoria per Di Vaio

Non venitemi a parlare di vittoria di squadra perchè non esiste che Di Vaio debba dividere questi tre punti con un Garics che non riesce ad azzeccare un cross. Riunire in una frase il meglio e il peggio del Bologna di ieri mostra quanto sia ipocrita e di circostanza il discorso di Malesani a fine gara. Il Bologna è da tre anni Di Vaio-dipendente e non se ne deve vergognare come se fosse una brutta malattia. Si tratta di un dato di fatto: Di Vaio e Viviano sono attualmente la differenza tra i rossoblu e le altre squadre in lotta per la salvezza. Nella speranza che a loro possano aggiungersi altri ragazzi a partire dal Khrin che finalmente ieri è tornato a calciare il pallone, Longo e Porcedda devono guardarsi attorno per portare a Casteldebole già da gennaio un altro attaccante che aiuti il capitano e che nell'eventualità ne sia un degno sostituto. Alla larga quindi gente bollita come Corradi e Bonazzoli ma anche altre giovani promesse, qui serve un attaccante di razza che abbia l'intelligenza e il fiuto di SuperMarco. Vista la carta d'identità e la probabile stanchezza ringraziamo che Prandelli non guardi giocare il miglior marcatore italiano del campionato e che ce lo lasci qui sotto le Due Torri portandosi invece in Nazionale quel prodigio che è Viviano, ormai sempre più miglior portiere italiano assenti per infortunio inclusi. Un altro ragazzo che gli addetti ai lavori ignorano è Rubin, terzino in prestito dal Torino che speriamo si possa riscattare a una buona cifra perchè dimostra una crescita di condizione e di rendimento veramente notevole salvando ieri un gol praticamente fatto con un gesto assurdo quanto efficace. Malesani intanto continua a capire francamente poco della rosa a disposizione schierando finalmente titolari i gioielli uruguaiani ma mutilandone la prestazione usandoli come ali quando Ramirez è chiaramente un trequartista di fantasia e Gimenez deve giocare di fianco a Di Vaio vicino alla porta. Inoltre ieri i cambi sono arrivati con tempi e modi palesemente errati e hanno contribuito a lasciare la squadra in inferiorità numerica dopo la sciocchezza di un Mudingayi tornato per una domenica quello fischiato più volte al suo arrivo a Bologna. I suoi falli ieri sono stati sempre inutili e troppo evidenti ma credo che gli si debba concedere ampio credito e che già dalla partita col Chievo tornerà ai suoi livelli abituali. Perchè in mezzo c'è la trasferta di Napoli a cui non parteciperà così come forse anche Perez, uscito per infortunio. In una partita praticamente segnata sarebbe il caso di schierare una formazione sperimentale per vedere all'opera senza enormi pressioni i tanti giovani a disposizione. Male che vada si perderà regalando però ossigeno ai più anziani ma i ragazzini potrebbero anche fare una sorpresa e con una prestazione di carattere mettere alle corde il ben più quotato Napoli. Chissà se qualcuno lo spiegherà a Malesani.

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