giovedì 24 marzo 2011

Cazzola: il bis è servito!

Secondo grande colpo in due giorni per il futuro del Bologna. Da ieri sera è ufficiale il ritorno in società di Alfredo Cazzola. Dopo la garanzia tecnica della conferma del capitano Marco Di Vaio per le prossime due stagioni, ora è arrivata anche la garanzia economica e gestionale di uno dei più grandi imprenditori sportivi italiani. Cazzola infatti ha dato la sua disponibilità immediata a tornare nel club con ruoli gestionali ma anche con un impegno economico rilevante pari a circa 5 milioni di euro che supererà quindi quello iniziale di Massimo Zanetti. L'ingresso di Cazzola non sconvolgerà gli equilibri trovati dai soci fondatori e non dovrebbe portare a una nuova gestione monocratica simile a quella imposta per circa un mese da Massimo Zanetti. L'ex presidente della Virtus Bologna infatti entrerà inizialmente con il ruolo di amministratore delegato con compiti gestionali e solo in seguito potrebbe essergli chiesto di tornare a ricoprire la carica presidenziale attualmente in mano a Marco Pavignani. A livello economico si tratta di un ingresso importantissimo per il futuro del Bologna, che vedrà presto aumentare il suo capitale sociale fino a superare i 20 milioni di euro e quindi rafforzerà ulteriormente la già solida compagine societaria. Anche dal punto di vista sportivo però il nome di Alfredo Cazzola è una garanzia di entusiasmo e successo. Egli infatti non è stato solo il presidente dell'ultima splendida promozione del Bologna in Serie A, ma tra il 1992 e il 2000 ha anche guidato la Virtus Pallacanestro alla conquista di 4 scudetti, 2 coppe nazionali e 1 Eurolega concludendo anche una stagione con uno storico grande slam, impresa inedita compiuta in Italia solo dalla stessa Virtus pochi anni dopo. Si corona quindi oggi una rincorsa durata mesi durante la quale già in altre due occasioni Cazzola era stato ad un passo dal ritorno in rossoblu. Solo il 9 febbraio infatti era arrivato l'ultimo rifiuto per l'impossibilità di acquistare la maggioranza della società, cosa che però non avverrà neanche oggi. Cosa è cambiato allora? Il Bologna in questo mese si è salvato sul campo e ha messo in mostra un impianto di gioco e individualità tali (Ramirez su tutti) da renderlo un buon investimento. In più la nuova forma di governo allargato sembra funzionare e Cazzola deve esser stato stimolato dalla sfida. L'imprenditore ha già dimostrato negli anni di saper mettere il cuore e il denaro al servizio di progetti che lo entusiasmano e per questo motivo ha deciso ora di entrare con una quota importante ma non maggioritaria e fare parte di un modello gestionale rivoluzionario che sicuramente con il suo ingresso diventerà ancora più ambizioso e che potrebbe rilanciare ai vertici del calcio italiano il marchio Bologna FC.

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