mercoledì 1 giugno 2011

PAGELLONE DI FINE ANNO

Emiliano Viviano 7,5 i suoi meriti sono almeno equivalenti a quelli di Di Vaio visto che con le sue parate ha mantenuto il Bologna in Serie A conquistando anche la maglia della Nazionale. Se ne andrà ma è stato bello poterlo ammirare per qualche anno in rossoblu.
Cristiano Lupatelli 6 solo poche presenze in Coppa Italia dove comunque il Bologna si è tolto qualche soddisfazione soprattutto nella bella gara di Cagliari.
Filippo Lombardi SV mai impiegato.

Miguel Angel Britos 6 prosegue nella sua crescita ma non riesce a dare quella continuità di rendimento che ci si aspetterebbe da un ragazzo con le sue doti fisiche e atletiche. Nel momento migliore della stagione però è assolutamente dominante.
Matteo Rubin 7 la più bella sorpresa del reparto. Arriva senza tanti proclami ma conquista subito i tifosi con prestazioni generose che compensano qualche lacuna in fase di copertura. Si spegne verso la fine dopo aver dato assolutamente tutto quello che aveva.
Daniele Portanova 6,5 i compagni sanno di poter sempre fare affidamento sulla sua grinta ed esperienza, infatti cresce di condizione proprio nei momenti più difficili dimostrando ancora una volta di non mollare mai. Impossibile pensare a un Bologna senza di lui.
Vangelis Moras 6,5 vive i primi mesi tra panchina e tribuna, poi viene schierato con continuità in posizione di terzino nonostante le caratteristiche fisiche non esattamente da velocista. Si applica con grande professionalità riuscendo spesso e bene nel compito.
Nicolò Cherubin 6 poche gare da centrale, più spesso adattato sulla fascia sinistra, dimostra grande carattere e notevoli mezzi atletici. Da rivedere a volte la concentrazione sull'arco dei novanta minuti ma nel complesso si rivela un ottimo investimento.
Archimede Morleo 6,5 tormentato sin dall'estate da noie fisiche che ne riducono drasticamente le presenze, ma quando gioca entusiasma per velocità, determinazione e anche buon piede. Da parecchi anni la fascia sinistra non era così ben presidiata.
Andrea Esposito 6 ha poche chance sia come centrale (chiuso da Portanova) sia come terzino (chiuso da Casarini e Moras) ma quando è chiamato in causa fa spesso vedere buone cose.
Gyorgy Garics 6 inizia bene la stagione, ma prima una crisi tecnica, poi la rottura del crociato lo mettono fuori causa. Sarà pronto per il ritiro estivo di Andalo.
Bruno Montelongo SV arriva a gennaio per dare un'alternativa sulla destra ma si rompe subito il crociato.

Diego Perez 7,5 è stato inseguito per tutta la scorsa estate e si capisce il motivo. Non appena la condizione fisica lo supporta si dimostra un mediano di livello assolutamente straordinario. Insegue, recupera palloni, aiuta i compagni e si propone anche in avanti sempre con una grinta fuori dal comune.
Gaby Mudingayi 7,5 un'altra grande stagione del mediano belga che non si risparmia mai e trova in Perez il compagno di reparto ideale formando una linea invalicabile anche per gli avversari più forti. Probabilmente la sua migliore stagione in rossoblu, sperando che non sia l'ultima.
Francesco Della Rocca 7 sorprende tutti passando da riserva fissa a titolare inamobivile grazie ad una serie di prestazioni strepitose per qualità e quantità. Per alcuni mesi è forse il miglior centrocampista italiano nonostante Prandelli non glielo riconosca. Come Rubin cala nel finale per lo sforzo.
Federico Casarini 5,5 colleziona anche quest'anno numerose presenze prima come centrocampista poi come terzino destro senza però trovare la giusta collocazione. Si applica con generosità ma non si ricordano prestazioni veramente positive nell'arco della stagione.
Albin Ekdal 6 purtroppo si infortuna gravemente nel suo momento migliore quando sembra riuscire a esprimere finalmente quella personalità che troppo spesso gli manca. Deve prendere coscienza dei suoi mezzi tecnici e scendere in campo con maggiore convinzione per essere utile alla squadra.
Massimo Mutarelli 5 una partita da leone a Torino non può salvare la stagione di un giocatore ormai inadatto alla Serie A. Si insiste troppo su di lui per dinamiche interne di spogliatoio ma sul campo non rende.
Luca Siligardi 5 in ritiro estivo e durante la settimana mostra giocate e dinamismo ma poi quando scende in campo sembra spaventarsi per la responsabilità. Delude le attese di tecnico, società e tifosi.
Antonio Buscè 6 infortuni e scelte tecniche lo lasciano fuori quasi tutto l'anno ma quando scende in campo si applica sempre con grande professionalità non demeritando mai.
Rene Krhin 5,5 gli vengono concesse pochissime possibilità ma in quelle occasioni non dimostra mai quella fame che ci si aspetterebbe da un ragazzo di vent'anni alla prima stagione da professionista.
Ivan Radovanovic 5 anche per lui poche occasioni ma sempre sfruttate male senza riuscire ad aiutare la squadra. Passa sempre la palla in orizzontale dimostrando poca personalità per la Serie A.
Andrea Pisanu SV seconda stagione da spettatore.

Marco Di Vaio 7,5 il voto è l'esatta media tra il 10 della prima parte della stagione e il 5 del finale. Salva il Bologna con altri 19 gol di cui due assolutamente splendidi nella trasferta di Torino che sono il punto più alto della stagione rossoblu. Si spegne troppo presto anche per cause esterne al campo.
Gaston Ramirez 7 talento cristallino e tecnica sopraffina, questo ragazzo farà sicuramente strada nel calcio che conta e si spera che possa restare a Bologna per affermarsi già dal prossimo campionato. Le buone doti da attaccante sono confermate dallo splendido gol all'ultimo secondo contro il Cagliari.
Riccardo Meggiorini 5 una vera delusione. Ci si aspettava la consacrazione dopo le buone cose mostrate a Bari e invece si dimostra incapace di cercare la porta e per un attaccante non è un problema da poco. Lotta e mette il fisico a disposizione dei compagni ma gli si chiedevano i gol.
Henry Damian Gimenez 5,5 pochissimo spazio anche con Malesani, ma riesce comunque a regalare qualche gioia ai tifosi. Forse sopravvalutato, certamente di difficile collocazione tattica.
Daniele Paponi 5,5 tanta voglia ma altrettanta confusione nelle partite di questo ragazzo che però ha strappato una vittoria all'ultimo secondo contro il Palermo che resterà nel cuore dei tifosi.
Manuel Gavilan SV protagonista nella Primavera, avrebbe forse meritato una chance.

Alberto Malesani 6,5 nel momento della crisi societaria diventa il faro della squadra che si affida completamente a lui trovando coesione nello spogliatoio ed equilibrio in campo. Il Bologna non solo macina punti ma riesce a esprimere anche un bel gioco e avvicina addirittura la zona Europa League. Poi, raggiunta la salvezza, qualcosa si rompe e il tecnico inizia a proporre assurdi esperimenti che portano al peggior finale di campionato della centenaria storia rossoblu insistendo anche, apparentemente per ripicca, con scelte tecnico-tattiche sbagliate.

Sergio Porcedda 5 arriva dalla Sardegna con un progetto ambizioso e belle parole che affascinano tutti, ma senza soldi. Prima di portare il Bologna sull'orlo del baratro riesce però a mettere le persone giuste nei posti giusti. Paga forse anche colpe non sue in una vicenda di cui sentiremo ancora parlare.
Massimo Zanetti 4 si presenta come salvatore della patria senza però mettere a disposizione il suo immenso patrimonio, pretende di comandare senza avere la maggioranza, riporta a Bologna un collaboratore odiato da giocatori e stampa e dopo un mese se ne va. Peggio di così si poteva fare? Una perdita di tempo.
Marco Pavignani 6 un grande amore per i colori rossoblu lo porta quasi quotidianamente a Casteldebole e questo atteggiamento crea un clima estremamente positivo che aiuta molto la squadra a giocare serenamente. Si lascia però prendere la mano offrendo a Di Vaio un rinnovo fuori dalle logiche del mercato.
Albano Guaraldi 6,5 da quando si è insediato non ha mai avuto la gioia di una vittoria, ma sembra non perdersi d'animo e lavora alacremente mettendo insieme uno staff qualificato che dovrà creare il Bologna del futuro. Non si potrà forse sognare, ma si spera almeno in una gestione seria e onesta del club.

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