lunedì 6 dicembre 2010

Che Bologna! Una lezione di Serie A

La verità è che ieri si sono affrontate una squadra neopromossa che si è montata troppo presto la testa e una squadra di ragazzi giovani che però ha già sulle spalle vari campionati di massima serie. Nelle prime giornate i romagnoli avevano impressionato i meno attenti solo grazie alla loro rapidità di manovra derivante più dall'effetto sorpresa che da effettivi meriti. Nessuno conosceva infatti questi giocatori ma non appena si è capito lo schema di Ficcadenti e i tanti limiti della rosa i valori sono emersi chiaramente. Ieri per i cesenati (che per buona parte dell'anno sono juventini) si giocava una finale mondiale in cui vincere voleva dire non solo battere Bologna ma affossarne definitivamente le speranze vista la crisi societaria incombente. In tanti davano anche per scontata una vittoria dei bianconeri visto che Di Vaio e compagni non vedono lo stipendio da mesi e ormai non hanno nessuna società alle spalle. Ma non avevano fatto i conti con la grande professionalità dei rossoblu che hanno creato un gruppo straordinario cementato dalla difficoltà e guidato da un uomo che sta dimostrando giorno dopo giorno di essere manna caduta dal cielo. Infatti mai quando venne ingaggiato Malesani ci si sarebbe aspettati di costringerlo a gestire uno spogliatoio al verde, ma per fortuna la scelta ricadde sul tecnico veneto. Ieri si è presentato alle telecamere con gli occhi lucidi per ringraziare i suoi ragazzi che l'hanno seguito in ogni minima indicazione sovrastando tatticamente gli avversari. Il Bologna è stato corto e attento in fase di non possesso e veloce quanto micidiale nelle ripartenze che hanno fruttato il sigillo di Di Vaio, ottavo centro in campionato di un giocatore oltre che un uomo straordinario per cui lo stesso Malesani non ha più parole. Il coraggio di schierare una difesa praticamente inedita ha pagato una rendita altissima grazie alle prove strepitose di Morleo, Esposito e Moras (accostato da tanti proprio al Cesena) ma soprattutto di un Britos mai così determinante e autore di gol da applausi. Velocità, attenzione, tecnica, cinismo sono tutte qualità indispensabili per restare in Serie A e il Bologna ha mostrato, finalmente anche in trasferta, di possederle tutte. Penalizzata e con una partita da recuperare, questa squadra ha già accumulato un buon bottino di punti che da qui a Natale potrebbe diventare abbastanza cospicuo da lasciarsi già alle spalle la lotta per la salvezza. Chi merita tutto l'impegno dei giocatori ma soprattutto degli imprenditori che devono salvare la società sono i tifosi che anche ieri sono stati vicini alla squadra andando in trasferta anche per stare fuori dallo stadio. Di Vaio ha baciato con forza la maglia proprio sotto di loro e loro non hanno potuto finire la serata senza passare sotto casa del bomber per ringraziarlo e salutarlo. A Bologna si respira un clima sportivo inedito fatto di entusiasmo e passione che le prestazioni sul campo alimentano domenica dopo domenica. Ora tocca a chi ha i soldi in tasca non disperdere il patrimonio umano composto da squadra, staff tecnico e tifosi. Tutti loro vogliono continuare a soffrire insieme per una stagione che potrebbe dare splendide soddisfazioni e la città merita un pronto riscatto dalle ridicole vicende che l'hanno portata alla ribalta delle cronache sportive. Oggi finalmente Intermedia si è fatta da parte dopo aver perso giorni importanti senza concludere nulla e stasera Sabatini ha fatto passi da gigante nel suo progetto di acquisto del Bologna direttamente da Porcedda tramite Marras. Domani o al massimo mercoledì dopo la partita con il Chievo bisognerà dare certezze ai giocatori che non aspettano altro per poter continuare a fare il loro mestiere.

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