lunedì 28 febbraio 2011

Impresa a Torino: è tornato Super Marco!

Un'impresa epica che darà veramente l'eternità a questo gruppo nel cuore e nella memoria di tutti i tifosi rossoblu. Dal 1980 il Bologna non tornava da Torino con una vittoria, allora non esistevano ancora i tre punti e l'eroe di ieri sera, Di Vaio, dava i primi calci al pallone senza poter neanche sognare quello che sarebbe stato il suo futuro. Tanti anni macchiati da altrettante ingiustizie avevano instillato nell'animo di tutti i tifosi la convinzione che fosse inutile andare a giocare sul campo della Juventus e i torti subiti solo mercoledì scorso non potevano che aumentare lo scoramento. Grazie invece a un Bologna sontuoso e all'arbitraggio pressochè perfetto di Romeo è ritornata la gioia di vedere uno sport bellissimo in cui i sacrifici e lo spirito di gruppo possono ancora far vincere anche le piccole squadre. Anche se parlare in questi termini del gruppo di Malesani è decisamente riduttivo perchè ieri non è andata in campo una squadra che lotta per la retrocessione, cosa che già da settimane non riguarda più i rossoblu. Una squadra di bassa classifica non difende con l'attenzione e la personalità dimostrate ieri nel primo tempo facendo sbollire l'avversario per poi colpirlo con due giocate straordinarie che ne perforano la tanto blasonata retroguardia. Infatti sono le grandi squadre quelle che anche quando sono in difficoltà non subiscono gol e aspettano pazienti il loro momento. Il cammino iniziato quest'anno tra mille difficoltà potrebbe veramente portare a un futuro nuovo e bellissimo il Bologna e i suoi tifosi che potrebbero finalmente aspirare a campionati almeno di serenità con i giusti innesti in un organico già ricco di qualità e quantità.

Ieri al ritorno in campo da titolare mascherato Britos ha sfoderato in assoluto la sua miglior prestazione in maglia rossoblu vincendo praticamente ogni contrasto e anticipando puntualmente prima Matri poi Toni. Al suo fianco aveva l'esperienza e il carattere di Portanova che si è sostituito per una volta anche al grande Viviano salvando sulla linea di porta un gol praticamente fatto mentre nel primo tempo il compagno di reparto Rubin aveva inventato un intervento kamikaze su Iaquinta pur di evitare il vantaggio bianconero. Andare al più presto a parlare con il Torino, please. Al centro del campo è praticamente impossibile scegliere il migliore perchè Mudingayi ha stravinto la battaglia con il ben più blasonato Felipe Melo, mentre Perez come sempre ha giocato per due alternandosi tra fascia destra e linea mediana. Davanti a loro Della Rocca ha dimostrato a tutti e soprattutto a Prandelli che attualmente in Italia non esiste un centrocampista così completo e polivalente che sappia usare con uguale maestria la sciabola e il fioretto. Meggiorini ha poi ingaggiato una lotta senza quartiere contro Chiellini riuscendo a vincere sul piano fisico lo scontro contro uno dei migliori difensori italiani e aprendo così spazi in cui Di Vaio è riuscito a infilarsi due volte in modo letale. Sul primo gol ha annichilito tre difensori e il portiere, sul secondo ha esagerato e ne ha lasciati immobili cinque. Due giocate straordinarie che hanno rinconsegnato ai tifosi rossoblu il loro idolo e allo stesso Di Vaio quella complicità con la porta avversaria che lo ha già portato a quota 16 in questo campionato. La crisi era lieve ma c'era ed è inutile negarlo, ma l'unico modo per uscirne era mettere la palla in rete: missione compiuta. Malesani era febbricitante da un paio di giorni ma per niente al mondo si sarebbe perso questa gara e ha avuto ottime risposte anche dal redivivo Mutarelli che dopo le critiche ha sicuramente disputato la sua miglior gara in rossoblu fornendo passaggi importanti ad innescare Di Vaio ma lasciandosi anche andare ad un nervosismo decisamente fuori luogo. Ieri si sono rivisti in campo insieme sia lui sia Casarini in posizione di terzino ma giocando sulle fasce opposte del campo indubbiamente entrambi hanno avuto notevoli benefici dall'aiuto dei rispettivi compagni. La speranza era merce rara a Bologna ieri pomeriggio e la rassegnazione era forte anche negli animi dei tifosi più accaniti. Grazie a tutti quelli che ieri sera a Torino hanno fatto l'impresa di riconsegnarci un calcio più bello e più vero. Adesso però non facciamo passare altri trentuno anni!

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