lunedì 11 aprile 2011

Malesani delirante, la resa è servita

Esordio nero per Guaraldi che da presidente vede il suo Bologna crollare e il suo allenatore firmare la resa ancora prima del fischio di inizio. Per analizzare la partita di ieri pomeriggio però bisogna partire dall'unico dato certo ovvero che il Napoli, anche senza Cavani, è una squadra migliore del Bologna e che ha meritato la vittoria mostrando quel gioco rapido e spumeggiante che sta facendo sognare i tifosi partenopei. La sconfitta era il risultato più ovvio e nessuno oggi se ne meraviglia. Quello che invece ha portato lo sconcerto al Dall'Ara è stata la lettura delle formazioni e, a fine gara, il discorso tenuto da Malesani a difesa dei propri errori. Il Bologna perderebbe contro il Napoli anche giocando altre cento volte, ma questo non giustifica una serie assurda di esperimenti tecnico-tattici che hanno umiliato i tifosi rossoblu che hanno scelto di pagare il biglietto per trovarsi prigionieri di uno stadio colorato di azzurro. Innanzitutto infatti occorre parlare della società di Casteldebole che ha deciso legittimamente di sfruttare i napoletani per fare cassa e ieri sembrava di essere al San Paolo. Fuori dallo stadio cariche della polizia e risse hanno purtroppo dimostrato la scelleratezza della scelta del Bologna FC di concedere un esodo di massa ai tifosi ospiti. Tutto questo era facilmente preventivabile ma purtroppo non è stato evitato. Sul campo invece chiunque avrebbe potuto preventivare una grande difficoltà nell'improvvisare una difesa a tre contro una squadra che gioca con il tridente offensivo. La parità numerica in fase difensiva era scontata ma Malesani ha deciso di emulare il collega Mazzarri che però da dieci anni propone questo modulo a differenza di chi lo ha improvvisato in una settimana di allenamenti a porte chiuse. Gli attaccanti napoletani sono veloci e guizzanti ma per tutta risposta il Bologna è sceso in campo con tre difensori centrali di due metri che, nonostante la buona volontà, non possono fare della corsa la propria arma principale. La dimostrazione? L'azione del rigore in cui la linea difensiva si trovava praticamente a metà campo e ha fatto scappare via (in fuorigioco di rientro) ben due attaccanti azzurri. Tutti gli allenatori che negli ultimi anni hanno provato a impostare il Bologna con una difesa a tre sono andati incontro a una disfatta nel risultato e alla perdita di fiducia da parte dello spogliatoio. Se questo era l'intento la missione si può dire compiuta. Già questo basterebbe a spiegare abbondantemente le critiche che da più parti stanno piovendo sulla testa del tecnico rossoblu, ma non basta. In attacco infatti, a fianco di un Di Vaio incredibilmente nervoso e sprecone, ha giocato per quasi tutta la partita Paponi, ragazzo generoso che però non può essere una proposta seria da parte di un allenatore che vuole provare a impensierire il Napoli. Ieri al Dall'Ara erano presenti numerosi osservatori di top club europei e tutti erano certamente pronti ad ammirare il talento di Gaston Ramirez che però non è stato neanche preso in considerazione al momento dei cambi. "Ramirez conta per uno, come Paponi. Venerdì zoppicava, l'ho portato in panca per far numero" questa la giustificazione usata a fine partita da Malesani. Non si portano però i giocatori infortunati in panchina ma piuttosto si convoca un giovane integro della Primavera per avere sempre forze pronte all'uso. Le riserve servono per quello e non per fare numero. Allora la verità è che i tifosi e la stampa amano Ramirez e adesso l'allenatore del Bologna vuole dimostrare di saper inventare calcio e sfida apertamente appassionati e giornalisti e continuerà a farlo fino alla fine. Il decano del giornalismo bolognese, Gianfranco Civolani, ha più volte ripetuto che un allenatore smette di essere utile quando inizia a credere di essere uno scienziato. Non si può che essere d'accordo. Di questo passo però si rischiano altre figuracce e difficilmente ci si muoverà da quota 40 punti. La conferenza stampa è proseguita con un attacco gratuito ai media cittadini su cui l'allenatore ha deciso di sparare nel mucchio:"Tutti voi avete messo in dubbio la nostra professionalità a Brescia, e i giocatori si sono giustamente arrabbiati per quel che hanno letto. Dopo i vostri articoli m'è toccato sentire la donna di servizio che si raccomandava di impegnarci col Napoli". La signora in questione sarà stata felice di sentirsi così intellettualmente apprezzata. "Dico grazie invece alla coerenza dei tifosi che ci sono stati sempre vicini, cercheremo di regalargli qualche altra soddisfazione" ecco un altro estratto delle parole di Malesani. Anche in questo caso la verità però è ben diversa e il rispetto per i tifosi si dimostra schierando la miglior formazione possibile e cercando sempre di giocare alla morte su ogni pallone. La pazienza di chi paga il biglietto ha però un limite e le delusioni recenti cancellano in fretta anche le gioie dei mesi passati. In più la spiaggia dista solo un'ora di viaggio da Bologna.

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